mercoledì 5 dicembre 2012

TuttoFaMedia


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Posted: 05 Dec 2012 12:10 AM PST





Sommario: Francesco Facchinetti forse non se ne rende conto ma dice cose molto vere, la finale di Tale e Quale Show, Ma tu lo sapevi che Pamela Camassa ha fatto Ballando con le stelle Ucraina?, Canale 5 esci da quel corpo dannazione!, un paio di Giovani di Sanremo 2013 li conosciamo molto bene.



Dice che Cocciante gli ha tolto il saluto







“Quando Giorgio Gori mi ha chiamato per condurre X Factor io non mi sentivo all'altezza, poi, guardando i dvd, ho visto che il conduttore compariva in video due volte ogni sei ore e ho capito perchè avevano pensato a me. Cattelan è bravissimo ed è il presentatore perfetto per quel tipo di format.”*

Così Francesco Facchinetti da Simona Ventura (Cielo che gol!) a proposito di X Factor. Lui forse non se ne rende conto, ma ogni tanto dice cose molte vere (e con spirito autodérisoire, bravo). I programmi di (diciamo) nuova generazione (X Factor, The Voice, la marca Got Talent) non hanno alcun bisogno di gente che conduce. Sono programmi che vanno da soli. Tutto il macello su chi dovrà condurre il nuovo The Voice Italia è semplicemente grottesco. Così come la domanda di qualche domenica fa di Giletti ad Angelino Alfano (LOL) sul ‘Giovedì non più di Santoro ma Di Savoia’ (come se Pechino Express fosse riducibile al Di Savoia, maccosa!).
Il ‘presentatore-signori-e-signore’ ci va e ci deve andare perché così siamo abituati, ma la verità è che un vigile urbano giudizioso andrebbe bene uguale, questi programmi vivono di dinamiche che stanno altrove, e non passano più per la mediazione tradizionale (X Factor è Simon Cowell, ma anche Simona Ventura).
Alessandro Cattelan, che è bravissimo e sta in televisione da quando Renzi ancora girava la ruota, è sprecato per X Factor. Ha un potenziale che lì (“qua dentro”) rischia di perdersi. In quanto innovatore filobersaniano, io spingo per un programma (vero e) non formattizzato per Cattelan e per il ritorno di Facchinetti alla casa madre, almeno così mezzo post il venerdì si scrive da solo (ma quello ha altro per la testa).

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Ma a proposito di conduttori tradizionali. Venerdì scorso si è consumata la finale di Tale E Quale Show (e meno male) (ancora dieci minuti e andavamo tutti in overdose) (Cirilli, basta). Ha vinto Giò Di Tonno e la motivazione perfetta è stata espressa dalla ‘figlia televisiva degli anni zero e anche di questi dieci’, cioè Pamela Camassa (Ballando con le stelle Italia, Ballando con le stelle Ucraina, La Talpa, I Raccomandati, I migliori Anni,  fidanzata con ‘Uno Del Grande Fratello‘, fan sfegatata di Amici): “Voto Giò perché dobbiamo considerare il percorso qua dentro”. Brava Pamela.
E bravo soprattutto Giò Di Tonno, che schianta il Nemico Paolo Conticini, dall’alto di una serie di imitazioni/parodie spettacolari (Minghi, Cocciante, Dalla, persino l’impossibile Tznfrr gli è venuto benino). Poco, troppo poco osannati Gigliola Cinquetti e Flavio Montrucchio: l’arte del Perculo Senza Offesa Ci Mancherebbe meritava ben altra considerazione.
(Ma io che ci posso fare se poi Christian De Sica e Loretta Goggi si copiano i voti pari pari?) (Loretta sei unica, sei la nostra regina) (Qualcuno avrà apprezzato che non ho mai nominato Carlo Conti, a proposito di Ruolo Del Conduttore).

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Malgrado la diffida di Amanda Knox, Mediaset ha mandato in onda l’eponima fiction one-shot (una volta si chiamavano Film Per La Tv). Risultato: 3,8 milioni e il 13,5%. L’originale, andato in onda sulla minuscola Lifetime, aveva fatto, se non erro, un paio di milioncini (ne parlammo qui quasi due anni fa).
Insomma, Canale 5 continua a raschiare il fondo del barile, prendendo i rimasugli più discutibili della tv americana (c’è pure del cable che vien per nuocere, ricordiamolo). A volte va benino, come in questo caso (ma era facile, dai), a volte meno, come nel caso di Dallas New Version (quello con la locandina in cui JR buonanima, Sue Ellen, Bobby, Mary Alice e il giardiniere di Gabrielle Solis sono appena usciti BOH dal gabinetto). Rimane che io, una volta, quando sentivo la parola canalecinque al massimo mi incazzavo, oggi provo solo dell’empatico disagio.

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Questa gente non mi è nuova


Alla notizia che Fabio Fazio avrebbe fatto Sanremo 2013, le Cassandre dei nanopublishing avevano cominciato a strapparsi i capelli: “Ecco lo sapevo, vedrai che basta con la gente dei talent, basta con Emma Marco e Noemi, quello è fissato solo con gli Avion Travel e come minimo fa fare a Saviano una tammurriata con Enzo Avitabile e Teresa De Sio (codice del televoto 01!)”.
Ecco. Sono stati comunicati i nomi dei primi sei giovani (gli altri due nei prossimi giorni). Fuori Antonella Lo Coco (disapprovo), Giovanni Caccamo (un suo omonino, se non erro, era in squadra con Mara Maionchi) e Giulia Ottonello (Giulia, LO SO LO SO, ma devi fartene una ragione, te lo chiedo per favore, non puoi ridurci il cuore a brandellini ogni volta che ci provi e ti sbattono la porta in faccia).
Dentro invece Ilaria Porceddu (la Porceddu!) e Antonio Maggio (CHI? WHO? Aram Quartet), entrambi in X Factor 1 (ah, il beat ingenuo di X Factor 1). E tra i big si vocifera, ma, come al solito, carta canterà: Annalisa Scarrone (approvo), Modà (per carità) e Negramaro (au secours! Au secours!) (ok, i Negramaro non sono riconducibili a quelle fabbriche di sogni, Giuliano Sangiorgi ora è un romanziere di successo).
Comunque, fioccano le prime polemiche: il gruppo dei Blastema sarebbe prodotto da Luvi De André. De André –>Pagani –>Fazio, ma io ve lo dico subito, non parteciperò a questo gioco al massacro. Fabio Fazio non si tocca (più o meno).

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(*Citazione presa in prestito da TvBlog)

(#supertele 1: Celentano Fazio Volo)

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